
Una Fiorentina un po’ troppo… cotta
Reduce dalla pesantissima sconfitta interna contro il Cagliari, che ha scatenato la prima vera contestazione della stagione, il Monza è chiamato ad una pronta risposta contro un’ottima squadra come la Fiorentina. In settimana Adriano Galliani ha cercato di scuotere la squadra con una lettera dove ha voluto fissare l’obbiettivo a 25 punti nel girone di ritorno. Un bottino importante ma non impossibile, d’altronde ne è piena la storia di ribaltoni di classifica nel girone di ritorno con squadre date per spacciate che alla fine hanno strappato la salvezza. Nel posticipo di lunedì sera i biancorossi ospiteranno la Fiorentina che qui sotto vi presentiamo.
Come arrivano alla sfida i nostri avversari
Dopo una prima parte di stagione eccellente la Fiorentina sta vivendo un periodo non certo positivo soprattutto per quanto riguarda i risultati. Nelle ultime 4 partite di campionato, infatti, i viola hanno raccolto un solo punto a fronte di 3 sconfitte. Il periodo non è dei migliori ma la squadra allenata da Vincenzo Italiano si trova comunque in piena zona Europa con 32 punti conquistati in 18 partite. La Fiorentina sta raccogliendo pochi punti ma continua a mettere in campo un calcio gradevole che gli permette di creare sempre un buon numero di occasioni da gol. Nella sconfitta di settimana scorsa contro il Napoli, 0-3 casalingo, Kean e compagni non hanno demeritato dal punto di vista del gioco ma hanno peccato nel cinismo sotto porta. Ovviamente alcuni errori difensivi sono stati decisivi ma la squadra, che arrivava da un pari esterno contro la Juventus, non ha dato segni di un calo particolarmente preoccupante. Bisogna dare comunque i meriti a Palladino per aver avuto la capacità di modellare le proprie idee dopo un inizio di campionato non proprio convincente fatto di una sola vittoria nelle prime 6 sfide di campionato con il successo interno ottenuto contro il Milan che ha dato la svolta decisiva, e positiva, alla stagione viola.
L’assetto tattico
Come accennavamo qui sopra, Raffaele Palladino ha operato un cambio di modulo e di atteggiamento molto chiaro che ha poi portato ottimi risultati. Dalla sfida contro l’Empoli l’ex mister del Monza ha modificato il suo assetto difensivo passando da 3 a 4 interpreti. I due centrali sono diventati Ranieri e Comuzzo, ormai inamovibili quantomeno in campionato, e sulle fasce due terzini di gamba e tecnica come Dodô e Gosens. Questo ha portato la squadra viola a pressare con meno aggressività l’inizio azione avversaria in modo da avere una fase difensiva più compatta. Da questo cambio è iniziata una nuova stagione con una squadra che ha saputo migliorare partita dopo partita il suo modo di difendere, anche grazie alle parate di De Gea, portando comunque molti pericoli al portiere avversario. Meno uomo su uomo ma più copertura degli spazi, la Fiorentina ora aspetta più bassa l’avversario per poi cercare di sprigionare la velocità e la tecnica dei propri uomini offensivi. A centrocampo troviamo giocatori molto dinamici che sanno coprire molto campo e interpretare con efficacia entrambe le fasi di gioco, parliamo ovviamente di Adli e Cataldi. Davanti i tre trequartisti, tra cui il grande ex Andrea Colpani, hanno il compito di servire al meglio Moise Kean, di cui vi parliamo qui sotto, e di creare scompiglio nelle difese avversarie con continui movimenti e inserimenti senza palla.
Giocatori chiave
Pietro Comuzzo è una delle più belle sorprese di questo campionato. Il 19enne difensore centrale è ormai diventato una pedina fondamentale nello scacchiere tattico di Palladino dove spicca per attenzione e capacità tecniche. Abile nel gioco aereo, Comuzzo è un difensore molto bravo nell’uno contro uno ma anche nel giocare la palla con i piedi, requisito molto importante se l’allenatore è Palladino. Dietro al giovane difensore italiano troviamo quello che probabilmente è, ad oggi, il miglior portiere del nostro campionato. David De Gea sta vivendo una stagione straordinaria per rendimento e capacità di essere un vero e proprio leader carismatico. Non a caso la Fiorentina è la quinta miglior difesa del campionato con tanti gol presi proprio nella prima parte di campionato di cui vi parlavamo qui sopra. De Gea sta vivendo una seconda giovinezza e il suo eccellente rendimento assume ancora più valore se pensiamo che è stato lontano dai campi da gioco per tutta la scorsa stagione. Per concludere non possiamo non parlare di Moise Kean. L’attaccante italiano sembra aver trovato il contesto perfetto per mettere in mostra le sue qualità. Non a caso proprio Palladino lo ha chiesto quando era al Monza e ora se lo sta godendo in maglia viola. I numeri parlano molto chiaro: 11 gol segnati in 17 presenze arricchiti anche da 2 assist. Oltre ai numeri però salta all’occhio la capacità di Kean di ambientarsi in una squadra nuova che in estate ha cambiato l’allenatore e molti giocatori. Fin da subito è stato devastante con la sua forza fisica e il suo fiuto del gol. In area di rigore è un cliente difficile per qualsiasi difensore ed è in grado di segnare in qualsiasi modo.
Massimiliano Perego