Una nuova proprietà che restituisca la voglia di Monza

Era il 29 gennaio del 2023, erano esattamente due anni e tre mesi fa quando lo sfavillante Monza di Palladino conquistava, ancora oggi una delle poche squadre a riuscirci in Italia, un successo storico in casa della Juve garantendosi di fatto la salvezza anticipata e cominciando addirittura ad accarezzare un sogno europeo poi sfumato nelle ultime giornate. Ricordi che resteranno per sempre indelebili nella nostra memoria e custoditi nel nostro cuore e che solo in parte questa sciagurata stagione potrà sbiadire. Due anni e pochi mesi dopo invece, altro giro, altra sconfitta, anche questa senza nulla da dire: dopo 20 minuti partita finita e a poco serve l’espulsione per un gesto folle di Yildiz e i conseguenti minuti in superiorità numerica; una squadra degna di questo nome proverebbe a riprenderla con un tempo e più a disposizione, noi proviamo qualche “tiretto” verso la porta bianconera ma facciamo solo il solletico all’ex Di Gregorio (quanto ci manchi!).

 

L’unico applauso ai tifosi della curva

 

Il solito applauso va solo agli irriducibili della Curva Davide Pieri che potrebbero starsene al mare o a grigliare in un weekend di festa e invece hanno ancora la forza, l’orgoglio e la voce per portare in giro la loro passione, forse consapevoli che certi stadi non si vedranno per un po’, sperando di tornare a vederli. Sperando di farlo soprattutto attraverso una nuova proprietà di cui tanto si parla e che francamente non vediamo l’ora arrivi e si porti via tutto ciò che è stato da Silvio Berlusconi in poi, ovvero i suoi figli, l’Amministratore Delegato, i procuratori amici, gli amici degli amici e compagnia cantante. Gente seria, un progetto serio, magari più modesto ma che restituisca la voglia di tifare Monza alla gente di Monza che quest’anno, francamente, si fa davvero fatica a ritrovare.

 

Lorenzo Titaro

 

www.totalmobility.it