C’è bisogno di calma, gioia e risultati

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto… atroce dubbio che spesso attanaglia l’esistenza dei più e più che mai adatto a rappresentare la partita di ieri sera ad Empoli del Monza.

 

La squadra di Bianco, cacciato dopo poco più di 30 minuti per una lite con il collega Pagliuca che certifica il livello di nervosismo e tensione che certamente pervade l’animo del nostro allenatore, gioca oggettivamente meglio rispetto ad altre circostanze, creando diverse occasioni e sciupando qualcosa di veramente impensabile nel primo tempo con Alvarez che decide di tirare fuori un pallone a porta vuota a tre metri dalla stessa.

 

Dicevo il Monza gioca comunque meglio, crea o ci prova, sfrutta la spunto e la fantasia di Keita subentrato ad un Caprari ancora nullo dopo appena 30 minuti di gioco e si porta in avanti con uno dei “big” rimasti questa estate, Carboni, lesto su corner a inzuccare il vantaggio. La colpa di lì in poi è quella di chiudersi senza più giocare e chi di calcio d’angolo ferisce, naturalmente poi perisce ed eccolo puntuale il pareggio empolese.

 

Soliti problemi sugli esterni, ho trovato in crescita là davanti Galazzi e mi è piaciuto Zeroli che potrebbe davvero essere una bella sorpresa. Al contrario, ancora male i soliti noti ma in particolare preoccupa la condizione mentale di Colpani, triste, quasi depresso, in cerca di qualche giocata senza riuscirci mai e senza essere mai nemmeno l’ombra del “Flaco” ammirato appena una stagione e mezzo fa in Serie A, bravo al punto da meritarsi la chiamata in Nazionale.

 

In mezzo a tutto questo ciò che appare evidente, però, è la mancanza di serenità di un gruppo di lavoro che come in tutte le comunità lavorative ha bisogno di calma, gioia e risultati per esprimersi al meglio, cosa che oggi non traspare dall’ambiente biancorosso e che rischia seriamente di diventare un limite mentale, di creare una contrazione in un gruppo che ha l’urgenza di reagire e di infilare risultati utili in serie se non vuol vedere scappare via velocemente qualsiasi velleità di promozione, posto che il nostro obiettivo sia realmente quello…

 

 

Lorenzo Titaro