A Palermo la prova di maturità

Adesso finalmente ci siamo. A inizio stagione, guardando al potenziale della rosa oltre alle (poche) motivazioni del momento, sia per la squadra sia per la piazza, avevo auspicato due cose per questo Monza di mister Bianco: che nel giro di poco tempo potesse tornare a essere quel Borussia della Brianza vagheggiato dai tifosi meno giovani (l’obiettivo è lontano ma le basi per arrivarci ci sono) e che il Brianteo potesse trasformarsi in un fortino inespugnabile. Pronostico rispettato, fatto salvo il fisiologico passo falso con il Padova. Significa che tutto va bene e la stagione sarà in discesa? Nemmeno per idea: la serie B è un campionato infame, vinceremo ancora ma quando meno ce lo aspetteremo cadremo. E ci sarà da penare a lungo, senza dubbio. Però quello che alle prime giornate pareva un vaticinio basato esclusivamente su un potenziale tutto teorico sta diventando concretezza pratica e risultati.

 

Aspettando il vero Colpani…

 

I biancorossi diventano sempre più squadra, partita dopo partita, gli interpreti si stanno mano a mano sbloccando tutti (Mota con la doppietta e la disperazione per la tripletta solo sfiorata, Colpani che ancora non ingrana ma si capisce che cresce sempre un po’ e vedrete che tornerà). Insomma: adesso ci attende una prova di maturità con il Palermo, in casa della corazzata di Inzaghi, sulla carta difficilissima. Ci arriviamo in fiducia e questo è un bene. Ma anche con la consapevolezza che non c’è abisso che tenga se ci sono le energie mentali per risalire la china. Le scorie dell’ultima stagione e mezza sono finalmente alle spalle. Il campionato del Monza comincia adesso, con la testa leggera e il petto gonfio di Armando Izzo che segna una rete da antologia. Si parte dal secondo posto. Non male.

Buona rincorsA a tutti.

 

Alan Patarga