Bisogna subito correre ai ripari

Il gol al 51esimo minuto di Varas del Padova non fa altro che certificare quello che più o meno tutti dalle parti dell’U-Power Stadium vanno dicendo da settimane: il Monza gioca malissimo, anzi non gioca, non ha identità, non ha idee e spesso, quel che è peggio, non ha grinta.

 

Al di là di alcuni già citati elementi che non erano adatti in A, ma nemmeno in Serie B, la squadra non sembra essere costruita in maniera intelligente e soprattutto è evidente che l’allenatore non è stato in grado di darle un’anima, oltre che un filo logico da seguire.

 

Un centrocampo di sostanza che spesso va in difficoltà con Pessina, figuriamoci con questo Colombo che definire acerbo è un complimento. Gli esterni restano di qualità tecnica discutibile e quelli che sono rimasti, chi per volontà, la maggior parte per forza o per mancanza concreta di acquirenti, non si sono minimamente calati nella nuova realtà soprattutto dal punto di vista mentale.

 

Ci si mettono poi anche le scelte un po’ bizzarre di un allenatore in confusione già dall’inizio della stagione e, probabilmente, non adatto ad un compito così arduo di ridare compattezza ad un ambiente e a dei giocatori che sembrano transitare da Monza un po’ per caso, un po’ per necessità. La vittoria del Padova è giusta tutto sommato, non così evidente probabilmente nelle occasioni, ma giusta per il fatto che i veneti hanno avuto aggressività e coraggio fin da subito andando in vantaggio e sapendo soffrire fino alla fine di fronte agli, va detto, sterili attacchi monzesi.

 

La nuova proprietà parte con una sconfitta e, nonostante il campionato sia ancora molto lungo e logorante, è bene pensare di correre ai ripari sin da subito, probabilmente già da dopo la partita di Empoli, con volti nuovi in panchina e perché no, cercando di capire se tra gli svincolati possa esserci un giocatore con caratteristiche diverse in mezzo al campo, un metronomo che detti i tempi di una riscossa che ad oggi, si fa fatica ad intravedere.