Valentino Giambelli, la perfetta immagine del presidente “Made in Brianza” (1a p.)

Il Monza, a parte qualche sbandata nei primi periodi di vita e alcuni drammatici scivoloni negli anni bui dei due fallimenti datati ‘Duemila’, ha sempre avuto dei validi presidenti. Basti pensare, ad esempio, a Giuseppe Borghi dal 1948 al 1953, a Claudio Sada dal 1955 al 1965, a Enzo Radaelli dal 1966 al 1969, ad Aurelio Cazzaniga dal 1969 al 1971, a Giovanni Cappelletti dal 1972 al 1980, a Valentino Giambelli dal 1989 al 1999, a Piero Fazzolari dal 1999 al 2001, a Giovanni Battista Begnini dal 2004 al 2009, a Nicola Claudio Colombo dal 2015 al 2019 ed, infine, a Paolo Berlusconi, nel nome del grande fratello Silvio, dal 28 settembre 2018, giorno dell’acquisto della società biancorossa da parte del Cavaliere. Le brevi e, in alcuni casi, particolarmente dannose parentesi dei vari Vitaliano Sala (1971-1972), Massimo Belcolle (2001-2002), Stefano Salaroli (2009-2010), Luca Magnoni (2010-2012) e Anthony Armstrong-Emery (2013-2014) preferiamo tralasciarle in questo momento (torneremo più avanti, con ‘Le Storie Biancorosse’ di Monza Gol, a raccontarvi in dettaglio le vicende dello stravagante e pericoloso personaggio anglo-brasiliano), per concentrarci oggi su un nome storico, conosciuto da tutti in Brianza: Valentino Giambelli. Stiamo parlando del presidente più longevo della storia del Calcio Monza, in carica per ben 19 anni, dal 1980 al 1999. Il costruttore di Omate, unica frazione di Agrate Brianza posta in direzione di Cavenago di Brianza, era un uomo buono e bravo, geniale nel suo lavoro, dinamico e attivo come un vulcano, dotato della classica praticità tipica dei brianzoli, generoso nella vita, ma molto attento alla gestione del denaro, amante della natura e dello sport, con un’ innata predilezione per il calcio. Cresciuto in una famiglia umile di contadini dai sani principi, Valentino Giambelli, nato ad Agrate Brianza l’8 marzo 1928, nel periodo della Seconda guerra mondiale si recava tutte le mattine a Crescenzago, estrema periferia nord di Milano, allo stabilimento della Magneti Marelli, per svolgere in fabbrica il suo onesto lavoro di operaio e, sul campo sportivo aziendale, nelle pause e al termine delle sue fatiche quotidiane, quello di calciatore, con tante speranze per il futuro.

 

Con la maglia del Monza disputò 37 incontri di campionato segnando 7 gol

 

Notato un giorno muoversi bene con il pallone ai piedi da alcuni dirigenti della Pro Sesto, la giovane promessa agratese trovò ben presto spazio nelle formazioni giovanili della società biancoceleste, per poi passare all’Olginatese, alla Pro Lissone nel 1948 e al Monza dal 1949 al 1952, dove disputò 37 partite di campionato segnando 7 gol e conquistando una promozione in Serie B. Approdò infine alla Gallaratese per chiudere, nel 1954, a soli 27 anni, la sua carriera da valido e tenace centrocampista. Avendo conseguito, nel 1951(con intensi studi alle scuole serali), il diploma di geometra, il giovane Valentino decise così di buttarsi nel campo dell’edilizia. Da libero professionista iniziò con l’occuparsi prevalentemente delle divisioni ereditarie dei terreni, visto che in Brianza di appezzamenti in quei tempi se ne contavano davvero parecchi. Il passaggio alla progettazione di piccole case e villette fino a giungere, nel 1958, alla costruzione dei primi condomini in Brianza, con un’impresa dedicata, fu per lui un iter pressoché scontato.

 

Il coinvolgimento dei figli Paola, Elio e Michele nella sua attività edile

 

Creata una Società per azioni e una moderna sede in località Cascina Morosina di Agrate Brianza arrivarono, a cavallo tra la fine del secolo scorso e gli anni Duemila, anche le grandi realizzazioni, quali il complesso Torri Bianche di Vimercate, con adiacente il Cosmo Hotel e il ristorante San Valentino, un locale elegante e raffinato, affacciato su una splendida veranda, con una ricca scelta di ottimi piatti nazionali e internazionali. Seguirono, a distanza di poco tempo, le costruzioni del Cosmo Hotel Palace di Cinisello Balsamo, della sede della Cisco Photonics, della piazza Unità d’Italia a Vimercate e della sede Ikea di Carugate, più le ristrutturazioni della Villa dei principi Trivulzio di Omate,divenuta poi dimora di famiglia e, ad Agrate, di un edificio settecentesco con un parco secolare di 24 ettari. Da segnalare ancora, per concludere la prestigiosa rassegna, l’edificazione diparte del Centro Sportivo Monzello, di alcuni interni dello stadio Brianteo, nonché di diversi condomini in via Ragazzi del ’99 e strade limitrofe. Per non parlare dei numerosi palazzi sorti, per merito suo, in altre aree di Monza e provincia, compresi quelli imponenti di via Pitagora, nel quartiere Triante. La brillante carriera a livello professionale valse a Valentino Giambelli, nel 2016, anche la civica benemerenza del ‘Gelso d’Oro’ da parte dell’Amministrazione comunale di Agrate Brianza.

 

(Fine prima parte)

 

Enzo Mauri

 

Foto Valtorta: Giambelli in versione calciatore del Monza nel 1950.