Valentino Giambelli, l’immagine perfetta del presidente “Made in Brianza” (3a p.)

Nell’estate del 1986, dopo la retrocessione in serie C, la rosa biancorossa venne rinverdita con l’avvento di grandi promettenti giocatori, quali Alessandro ‘Billy’ Costacurta in prestito dal Milan e la coppia Francesco Antonioli – Pierluigi Casiraghi, formata da autentici monzesi DOC provenienti dal vivaio di casa. Nonostante le premesse, con il trascorrere dei mesi i risultati non combaciarono affatto con le attese dei supporter di casa e così, a fine stagione, la compagine brianzola fallì l’obiettivo promozione. Solo con l’arrivo del nuovo mister Piero Frosio nella stagione successiva il Monza trovò, nella primavera del campionato 1987/88, la giusta impennata, centrando la promozione in serie B e la conquista della terza Coppa Italia di ‘C’.

 

In coppa Italia Monza-Palermo 2-1, trionfo davanti a Silvio Berlusconi nell’ultima gara al “Sada”

 

Nel delirio dello stadio Sada, alla presenza in tribuna d’onore del presidente del Milan Silvio Berlusconi e del suo amministratore delegato Adriano Galliani, l’11 giugno 1988, il Palermo (dopo lo 0-0 dell’andata in Sicilia) dovette inchinarsi, perdendo la finale di ritorno con il punteggio di 2-1. Fu, questa, l’ultima gara ufficiale disputata nel vecchio impianto monzese. Due mesi e mezzo dopo, la compagine biancorossa si trasferì nel nuovissimo stadio Brianteo e oltre diecimila persone presenziarono, il 28 agosto 1988, al battesimo dell’impianto, per la partita della terza giornata del Girone 5 di Coppa Italia contro la Roma. I neopromossi brianzoli, di fronte a 8.661 spettatori paganti, con autorizzazioni d’agibilità per la struttura giunte in extremis e con importanti lavori ancora da ultimare, s’imposero 2-1 sulla squadra allenata da Nils Liedholm. La campagna abbonamenti della società, anche grazie a questo sorprendente risultato, fece registrare allora il record assoluto della sua storia, con ben 2.642 sottoscrittori, e la formazione biancorossa riuscì a ottenere la salvezza anche se con qualche sofferenza di troppo. Nella stagione successiva il Monza partì decisamente male in campionato e, non riuscendo a invertire la rotta, fu costretto il 7 giugno 1990, allo spareggio salvezza contro il Messina. Allo stadio ‘Adriatico’ di Pescara, i siciliani la spuntarono di misura (1-0), costringendo la compagine di Valentino Giambelli a scendere nuovamente di categoria. Delusione mitigata, l’anno successivo, dalla conquista della quarta Coppa Italia di Serie C da parte dei biancorossi allenati da Trainini, bravi a battere in finale ancora una volta il Palermo. Il 31 maggio dell’anno seguente la formazione brianzola, pareggiando in casa 1-1 contro il Chievo Verona, posizionato tranquillo a metà classifica, rese irrealizzabile il ricongiungimento da parte dell’inseguitore Como  (allenato dall’ex biancorosso Piero Frosio) e ottenne così, matematicamente, la promozione in serie B davanti a circa 14.000 tifosi festanti. La gioia però durò poco in quanto, dodici mesi dopo, con il ventesimo posto finale in classifica, arrivò una nuova retrocessione, alla quale seguirono, per due stagioni consecutive, le beffarde sconfitte nelle semifinali play-off. Solo nella primavera del 1997, conquistati ancora una volta i play-off, il Monza riuscì finalmente ad uscire vincitore. In semifinale, i biancorossi si trovarono di fronte il Brescello. Ci pensò l’attaccante Pietranera ad aprire alla formazione brianzola le porte della finalissima, realizzando il gol della vittoria sia nella partita d’andata vinta in rimonta 2-1 in casa (l’altra marcatura biancorossa la mise a segno Crovari), che nel ‘ritorno’, nel vecchio stadio Mirabello di Reggio Emilia, per 1-0.

 

Il ritorno del Monza in serie B grazie al successo contro il Carpi nello spareggio di Ferrara

 

Il 15 giugno 1997, sul campo neutro di Ferrara, il Monza visse quindi, la sua ennesima giornata di gloria, vincendo il palpitante match contro il Carpi per 3-2, con le reti di Pietranera, di Cancellato e di Asta, festeggiando il ritorno in serie B. Sulle ali dell’entusiasmo per il risultato conseguito dai suoi ragazzi, Valentino Giambelli riuscì anche a stringere un accordo di collaborazione tecnica con il Milan, da lui tanto inseguito e, per la verità, sempre osteggiato dai tifosi brianzoli, molto dubbiosi sui possibili aiuti che, dopo questa mossa, sarebbero potuti arrivati in Brianza da parte di Silvio Berlusconi e del suo stretto collaboratore Adriano Galliani.

 

(Fine terza parte)

 

Enzo Mauri

 

Nella foto Perego: Valentino Giambelli nel 1980 allo stadio Marassi di Genova.