Vincenzo Iacopino, da giocatore a “SLO” del Monza, fino ai saluti finali (1a p.)

Per noi amanti del calcio è cosa abbastanza normale abbinare il nome di un giocatore a una partita storica e ad un particolare episodio rimasto nella mente. In riferimento ai colori biancorossi, per me Luciano Castellini soprannominato “Giaguaro” è così legato inevitabilmente all’incontro Monza-Livorno del 5 aprile 1970 allo stadio Sada (28a giornata del campionato di Serie B 1969-1970), nel quale il portierone di casa, con un tuffo felino nell’angolino basso della porta, parò magistralmente un calcio di rigore, salvando il risultato finale di 0-0 e guadagnandosi sul campo il trasferimento al Torino per la stagione successiva e per le altre, ininterrottamente sino al 1978. Di Gianluigi ‘Gigi’ Maggioni mi è rimasto nel cuore il gol dell’1-0, realizzato allo stadio Comunale di Bergamo, il 4 giugno 1967 con un micidiale ‘piattone’ e grazie al quale il Monza di Gigi Radice, finito primo in classifica con il Como a quota 50 punti, guadagnò la promozione in Serie B nello spareggio. In tempi recentissimi, come non poter abbinare il nome di Christian Gytkjaer, il grande ‘Vichingo’, alla gara di ritorno della finale Play-off, vinta dal Monza a Pisa 4-3 il 29 maggio 2022. Entrato sul terreno di gioco al 72’ per sostituire Dany Mota, il danese segnò al 79’ la rete del momentaneo 2-2 e al 101’ (11’ del primo tempo supplementare) quella del definitivo 4-3, che valse la promozione in Serie A, la prima in 110 anni di storia, per il Monza. Suo, il 18 settembre 2022 all’U-Power Stadium contro la Juventus, pure il gol della prima vittoria della compagine brianzola nella massima categoria, con una poderosa zampata sotto porta su assist di Ciurria.

 

Quella punizione capolavoro a Como, al 53° della ripresa…

 

Ma c’è un altro calciatore biancorosso il cui nome richiama subito alla mia mente una partita di campionato, seppure in modo più blando e con un’importanza pratica meno rilevante rispetto a quanto riportato nelle righe precedenti. Il riferimento è a Vincenzo Iacopino e alla gara Como-Monza di mercoledì 13 gennaio 2010, terminata con il risultato di 1-1. I padroni di casa erano andati in vantaggio al 4’ con Cozzolino, su calcio di rigore. I biancorossi, ancora scossi per il 6-1 rimediato nel turno precedente contro l’Arezzo, ebbero una reazione decisamente blanda al fulmineo vantaggio dei padroni di casa, ma, al 53’ del secondo tempo, nell’ultimo degli otto minuti di recupero, riuscirono a sorpresa a trovare il goal beffa, con uno splendido calcio di punizione dal limite dell’area del suo giocatore più rappresentativo, Vincenzo Iacopino. Ricordo che, essendosi disputato l’incontro in un pomeriggio infrasettimanale, io mi trovavo al lavoro, seduto alla mia scrivania, con un occhio fisso su una complessa pratica che stavo mandando avanti e l’altro, saltuariamente, sullo schermo del computer, dove un programma sportivo offriva collegamenti in diretta con lo stadio Sinigaglia di Como. All’inizio del recupero avevo perso ormai ogni speranza che il Monza potesse in qualche modo raddrizzare le sorti della gara. Poi, negli ultimissimi secondi di gioco, ecco l’imprevisto: Iacopino posiziona il pallone, prende la rincorsa e, con una diabolica parabola, lo fa finire in rete alle spalle del sorpresissimo Malatesta, inoperoso per quasi tutti i 97 minuti precedenti. Vidi esultare l’allenatore Cevoli dalla panchina, scattato in campo come una molla, mentre io, camuffando in ufficio il mio euforico stato d’animo, rimasi seduto sulla sedia per chiudere con rinnovato spirito la pratica in corso. Ma questo fu solo uno dei 40 centri messi a segno da Vincenzo Iacopino nei 156 incontri disputati con la maglia del Monza dal 2006 al 2013, e, grazie ai quali, poté raggiungere il terzo gradino del podio nella speciale classifica dei marcatori locali di tutti i tempi (davanti a lui figurano tuttora soltanto Sanseverino con 62 reti e il leader Dazzi con 86).

 

(Fine prima parte)

 

Enzo Mauri